Viene da stupirsi quando in una canzone leggera si scovano delle verità non così banali. A volte si pensa che solo le riflessioni profonde, il pensiero di grandi autori, i componimenti più raffinati possano aiutarci a capire qualcosa di noi.
E invece, più spesso, è la semplicità che ci aiuta a ritrovarci.
Quando le distanze ci informano che siamo fragili, abbiamo bisogno di un abbraccio che scacci le nostre piccole paure. Lo dice Francesco Sarcina, il cantante de Le vibrazioni mentre intona Vieni da me. Lo dicono i personaggi di questo bel video quando alla fine, cantando, scorgono un orizzonte sereno al centro di un’eclissi.
Riportare noi stessi in ciò che leggiamo, vediamo, ascoltiamo è naturale.
Persino consolatorio, se solo ci crediamo, almeno un po’.
I veli trasformano intere identità
ma è guardando le stelle che m’innamorerò
di tutte le cose più belle che ci son già
ma che fanno paura perché siamo fragili
“Vieni da me, abbracciami e fammi sentire che…sono solo le mie piccole paure…” …adoro questa canzone, per la sua intensità. Adoravo cantarla in macchina a “squarciagola” come una scema.. Nell’illusione che, chiusa nell’abiracolo, nessuno porte sentire..e Cantandola a pieni polmoni, sentivo sempre un qualcosa di liberatorio..
Come ti capisco Cri, anche io canto a pieni polmoni nel chiuso del mio abitacolo. E’ una terapia che funziona! Buona domenica.
Intendevo …nessuno potesse sentire..scusa ma ogni tanto il correttore automatico traduce in errori parole corrette 🙂
confesso che francesco sarcina mi era del tutto ignoto, ma devo riconoscere che trasmette piccole verità ed è giusto dargli un po’ di credito (poi io ho un debole per la fragilità sotto la corazza).
ciao,
ml
If that makes me weak then fine, I’m weak.
🙂