Alla teoria della reincarnazione Anna non ha mai creduto. Non prova la sensazione di aver abitato corpi diversi in epoche remote e dubita che altre dimensioni la attendano dopo la morte. E’ più che altro un desiderio di trasmigrazione quello che prova Anna, la tangibile e assurda fantasticheria di trasformarsi in un felino, in un bel gatto elegante dalla coda lunga e dritta che cammina con sufficienza sotto i mobili di casa. Un classico micio domestico, a pelo corto e morbido, uno di quei trovatelli che la gente raccoglie lungo i fossi dopo averne captato l’insistente miagolio.
Dei gatti Anna invidia tutto: la pelliccia che regola la temperatura, le vibrisse nervose, i cuscinetti sotto le zampe, le orecchie a punta che hanno il potere di parlare.
Perché se Anna avesse la pelliccia, non avrebbe bisogno di avvolgersi in abbondanti strati di lana grezza ogni volta che il freddo umido dei pensieri negativi la attraversa con ferocia.
Se possedesse lunghi baffi recettori, potrebbe intercettare gli attacchi violenti della sua stessa emotività, riuscirebbe a schivarli e si risparmierebbe quelle interminabili giornate d’angoscia che ormai non tollera più.
Se in qualche parte del corpo Anna fosse dotata di soffici cuscinetti attutenti, eviterebbe di farsi male ogni volta che qualcuno le manca di rispetto trattandola senza riguardo.
E quelle splendide orecchie di cartilagine, Anna le userebbe al posto delle parole, che basterebbe un cenno in su o in giù per far capire a chi le sta intorno quando non è il caso di bussare, quando è ora di farle posto sulla poltrona, quando ha voglia di sonnecchiare sul divano con una mano snodata che le solletica il mento.
Ma quel che Anna invidia più di tutto è l’indipendenza connaturata nei gatti, il loro essere liberi da legami e condizionamenti, la capacità inumana di farsi scivolare addosso ogni cosa, dimenticare tutto, vivere solo l’immediato ed infischiarsene delle conseguenze.
Se Anna fosse un gatto, non avrebbe bisogno di difendersi.
Io mi sento decisamente un gatto 🙂
Gatto Vittorio?
Già 🙂
Splendida… se ci fosse una possibilità su un miliardo di reincarnarsi Anna lo dovrà a te..
…e al potere della sua fantasia…
Se esistesse la reincarnazione un gatto non mi dispiacerebbe
bel post….bello leggerti
Grazie, è reciproco.
Gatto , animale del quale si subisce il fascino.
Parrebbe quasi un ammaliatore.
Un abbraccio
Giancarlo
Toglierei il quasi, un ammaliatore con poteri ipnotici. Abbraccio ricambiato, caro Giancarlo.
Non ho bisogno di reincarnarmi, io e il mio gatto, birolli, siamo identici
🙂
ml
In casa mia, proprio oggi, è arrivato zampetta!
Dolce questa Anna che unica fra tante caratteristiche non anela alle unghie fulmineamente estraibili alla bisogna.
Ma fa piacere che tu abbia colto la dolcezza di Anna. Non sempre le unghie sono una buona arma di difesa e poi, quando ci si deve difendere dalle proprie paure, le unghie non servono proprio. Grazie rodixidor.
I gatti hanno sette vite.io mi sento come un gatto e mi trovo in completa empatia con il mio gatto.buona serata 🙂 Viola
L’empatia felina appartiene alle anime sensibili. Benvenuta Viola e buona serata a te.
Il fascino del gatto è sempre irresistibile.
Un post molto bello!
Marti C.
Hai ragione Marti, il gatto è un essere magnetico e affascinante. Grazie.
Bellissimo scritto!
Ho una gatta e mi immedesimo a pieno nelle tue parole;)
Un saluto
Francesca
Grazie! Ricambio il saluto.
infatti….. io mi sono reincarnato in un gatto !!
Complimenti e che invidia! Benvenuto ergatto!
Sempre Piacevole Leggerti!!! Abbraccio,65Luna
Grazie Luna!
Bello!!! Re blog su liveeread! 😉
Sono contenta Rosy che la mia Anna che vorrebbe essere un gatto ti sia piaciuta. Grazie per il reblog. Sei sempre gentilissima.
bello
Grazie Elena, buona giornata.