E’ una piccola Opel, di un modello vetusto che vendevano vent’anni fa. Ha la vernice rossa metallizzata, opacizzata dalle intemperie e dallo scorrere del tempo. Ferma, nel più grande parcheggio scambiatore della città, ospita una coppia; che siano amici, fratelli o fidanzati non saprei dirlo. Parcheggio nello stallo di fronte alla Opel e la scena che catturo dentro l’abitacolo mi colpisce.
Lei, giovanissima, la patente l’ha presa da poco. Siede al posto dell’autista, ha le ginocchia tirate su, stanche, poggiate mollemente sul volante. Il cappuccio di una felpa nera le copre la testa. Qualche ricciolo arruffato, sfuggito alla barriera protettiva del copricapo, le contorna il viso i cui lineamenti, di per sé dolci, sono resi duri da un’espressione rabbuiata e torva. Due sottili fili bianchi le scendono dalle orecchie, sta ascoltando l’Ipod e muove ritmicamente il capo fissando il vuoto davanti a sé.
Lui, seduto alla sua destra, ha qualche anno in più. Uno di quei bei visi spalancati che hanno i ragazzi seri di oggi, la barbetta, il capello scomposto, una giacchetta verde dal taglio sportivo. Cerca di comunicare con lei, parla velocemente, gesticola, si agita, apre i palmi delle mani e li muove rapidamente in avanti, come a percorrere due binari paralleli. Forse vuole indicarle una via.
Lei non parla, sono la sua postura sgarbata e la sua ricercata indifferenza a darle voce.
Lui si prodiga, fiducioso di convincerla.
Lei lo sfida, ignorandolo.
Mi viene voglia di prenderla per le spalle e di scuoterla.
Mi viene voglia di dirle: “Metti da parte il tuo orgoglio e ascolta questo bravo ragazzo! Se continui ad ignorarlo, lo perderai.”
Ma intervenire non posso, scendo dall’auto e mi avvio per la mia strada.
Inutile predicare nel deserto…
Un abbraccio
Giancarlo
…e poi certe cose della vita è anche bene impararle da soli. Ricambio, come sempre, l’abbraccio.
… poi lui l’abbraccia vigorosamente, si baciano e …
.. no eh, non è proprio questo il prosieguo .. 🙂
Un salutoneee
Non era la giornata giusta, no….. Ciao Niko!
😀 ciaooooo 😉
Non sono fratelli
Non so, non ho avuto abbastanza tempo per cercare somiglianze.
invece secondo me lui potrebbe anche essere il fratello maggiore
In effetti l’atteggiamento di lui era deciso ma protettivo e la noncuranza di lei potrebbe essere quella che si riserva ad un fratello più grande.
2 fidanzati, una lite… Sono negativa oggi?
Non necessariamente negativa perché dopo le liti è bello fare pace. Però hai ragione cara Rosy, è un periodo così, sul nero andante….
Concordo! Quello che hai descritto mi sembra proprio la scena di incomunicabilità che a volte capita tra due persone che si amano, ma che a volte non trovano le parole per spiegarsi, farsi capire… E preferiscono il silenzio! A me è capitato! Si capiva? 😉
Si intuiva un alone di consapevolezza….
Stavano andando verso una rottura?
Non mi è sembrato. Quando una vuole rompere definitivamente si chiude in un silenzio maleducato, snobba e ignora, o reagisce, scalpita e urla? Forse lei voleva solo far notare la sua superiorità, non rendendosi conto che dimostrava di essere immatura. Che bello questo scambio di opinioni, nessuno però li vede come due amici. Cosa curiosa, non trovi? Il legame affettivo dev’essere di sangue o di cuore, ci viene sempre da pensare alle viscere, ai rapporti forti, non alle tenere amicizie. Ci proiettiamo nelle storie che vediamo, troviamo pezzetti di noi in piccoli frammenti delle vite degli altri.
… Esattamente come ci proiettiamo nei libri che leggiamo, tanti piccoli pezzi di noi che leggiamo attraverso Anna Karenina, Aomame, Amanda, Daniel, e i tantissimi altri protagonisti dei nostri amatissimi libri!
Proprio così. E poi chi legge non è mai solo. Buona giornata!
sono troppo diversi per essere insieme, si, forse lui è il fratello maggiore, gli sta dicendo di dimenticare qualcuno o qualcosa e di andare avanti, speriamo non sia incinta.
ciao.
Mi piace questa versione dei fatti. La tua lettura è quella di un padre, hai lo sguardo protettivo anche tu.
Mi é sembrato per un’attimo di vedere i miei figli Gabriele ventitrenne Eleonora ventunenne, protettivo, assolutamente si! 🙂
Lo sguardo del padre che illumina la complicità dei figli. Complimenti a te e ai tuoi ragazzi.
Grazie Stefi, comunque penso che anche tu come madre, non sia tanto diversa!
Mamma chioccia… Buona giornata!
italian style 🙂
il fratello maggiore le stava insegnando a guidare (mettendo a repentaglio la sua scassatissima auto), lei ha sbagliato manovra e lui a gesti le sta spiegando come avrebbe dovuto fare. lei naturalmente non l’ascolta..lei sa già come si fa a guidare.
…ma che cos’è un parcheggio “scambiatore”?..o è uno scambio che si sa ma non si dice?
…ecco perché con le mani le indicava una strada dritta! Era una lezione di guida!
Dalle mie parti dicesi parcheggio scambiatore quello localizzato al di fuori del centro storico di una città. Si parcheggia l’auto e si ritira un biglietto gratuito per l’autobus che conduce in centro. Cosa avevi capito ml??!!
Buona giornata.
ahah, pensavo a un parcheggio di periferia poco frequentato dove si possono scambiare effusioni 🙂
Ma esistono ancora posti così?
Propendo per la versione dei fratelli. Lui mi fa tenerezza, lei meriterebbe una belle scrollata. Se avessi assistito io alla scena, avrei avuto il tuo stesso desiderio di scuoterla. Bel racconto Stefi!
Reazione del tutto naturale. Coi nostri figli l’avremmo fatto. Grazie Maria!
Per il loro bene, ovviamente…
Se devo essere sincera lei mi ricorda tanto i miei momenti di incavolatura acuta..
quando sono nera mi chiudo a riccio…non pronuncio parola neanche sotto tortura
devo sbollire e lo faccio in silenzio mettendo a dura prova la pazienza altrui
Sono imperdonabile
Sono certa che, una volta sbollentata, trovi poi il modo di farti perdonare. Buona giornata.
scritto tanto bene
Grazie!