Ai margini della pista c’è un tappeto di velluto colorato. E’ una strana superficie, sembra sabbia compattata, una liscio velour che costeggia l’intero tracciato di Manama. Ha i colori tenui delle palme e dei cammelli, il rosso e l’arancione del tramonto nel deserto, le sfumature blu del mare che lambisce le trentatré isole del Bahrain.
E’ la prima volta che nel Bahrain si corre di notte e il fascino delle vetture che brillano nel buio di Manama non solo oscura l’esotismo di Abu Dhabi, ma supera persino la magia di Singapore. Un rigore incantato aleggia sulla gara: c’è ordine, c’è determinazione, c’è sicurezza. Quella delle Mercedes i cui colori argentati esaltano lo charme di questa lunga notte mediorientale.
Che le Mercedes domineranno il mondiale lo abbiamo già capito. Che Nico Rosberg e Lewis Hamilton non siano allegri compari, ma rivali irriducibili ce l’hanno dimostrato oggi, regalandoci un duello vero, momenti di gara esaltanti, tentativi di sorpasso al limite, competizione pura.
C’è chi attribuisce la supremazia delle Mercedes alle nuove regole. Io non sono in grado di dirlo, non ho abbastanza competenze tecniche per affermare con certezza quale delle novità introdotte stia alterando l’equilibrio fra i team. Una cosa però, a istinto e a logica, mi sento di affermarla. Trovo assurdo che nel campionato automobilistico in cui si raggiungono le maggiori velocità su pista, si debba controllare e limitare il consumo di carburante. La F1 “economy”, come qualcuno l’ha definita, è un controsenso inspiegabile.
Il novecentesimo Gran Premio della storia della Formula 1 se l’è aggiudicato Lewis, Nico dietro di lui, terzo il messicano Perez.
E le Ferrari, come al solito, stanno a guardare. Magari col naso all’insù, magari quei fuochi artificiali che a Gran Premio finito illuminano la notte di Manama. Ironia vuole che siano fuochi rossi, luminosi e scoppiettanti, che di argento hanno ben poco.
Devono aver sbagliato colore quando li hanno ordinati.
Bel Gran premio, davvero esaltante la rivalità fra Nico e Lewis.
…e molto bello il tuo post, rende l’idea del fascino del Bahrain. Brava!
Grazie Alex, si bel Gp, ne vedremo altri di questo livello.
sì, c’è un controsenso in questa F1 economy, ma temo che anche con la libertà dei consumi le ferrari sarebbero più o meno dove sono. Dopo tre GP, la sensazione davvero desolante è che la stagione rossa sia già compromessa.
ml
Non perdo le speranze, ma non mi illudo.
ahiahiahiahi ahi, anche stavolta nisba!
🙂
Si soffre…
🙂
Sono passato di qui per salutarti. Mi sembrava giusto avvisarti che è terminata la mia esperienza di blogger su WordPress.
Nicola
Grazie per avermi avvista Nicola. Buon futuro, buona vita.
Non seguo la F1, ma devo dire che questo tuo articolo è veramente scritto bene. Complimenti!
Grazie Fariv, sono contenta che ti sia piaciuto. Benvenuto nelle mie righeorizzontali!