Mi era sembrato di sentire l’accenno di un violino. Dopo quell’inizio di chitarra languida che insiste sul medesimo accordo, dopo la voce di Giuliano che intona note basse, dopo aver separato la liricità del pianoforte dalla malinconia della fisarmonica, mi sono messa a cercare un violino.
Ascoltare una canzone ad occhi chiusi rende più percettivi, amplifica i sensi, ci inabissa nella melodia. E i versi, ascoltati al buio, echeggiano nella mente acquisendo significati nuovi; si trasformano, appaiono limpidi nella loro ambiguità.
Quello di Sei è un testo duplice che ritorna su se stesso, che si contraddice e si smentisce, che dal contrasto fa emergere l’identità, come in tutte le più belle canzoni dei Negramaro.
Ho cercato su youtube il video ufficiale: di violini non ce ne sono.
Sarà che sono stanca, sarà che sono giornate infinitamente lunghe e complicate, sarà che la mente è un po’ annebbiata, ma io, verso la fine del primo minuto, quel violino lo sento.
…e se un senso lo trovi
dimmi almeno qual è
dimmi se c’è
Non so nulla di musica “leggera” ma mi piace questo scandagliare il suono, separare gli strumenti come un tempo separavano la pula dal grano, e soprattutto quell’inseguire un violino che pare non ci fosse. Dico pare perche’ se la tua suggestione te lo ha fatto sentire, allora…c’era!
ml
Chiudendo gli occhi mi sembra di cogliere meglio il significato di un brano musicale e trovo naturale inseguire suoni che si perdono fra le note.
E comunque, caro Massimo, ho pensato la stessa cosa che mi scrivi tu: se sento il violino, vuol dire che c’è!
Non sai di musica leggera perché ascolti altri generi?
sono fermo al settecento…quando sono nato 🙂
Barocco?
Si, amo la musica barocca
..ma non sono barocco, spero 🙂
In effetti ti facevo un po’ più giovane….
Hai ragione Stefi, lo sento anch’io il violino, poche note ma si distingue benissimo. Udito fine, mia cara…