Di avere una predisposizione per ciò che è al limite dell’anacronistico già lo sapevo. Del fatto che sempre più spesso oriento la mia attenzione su brani datati che in pochi ancora ascoltano, ne ho piena consapevolezza. Ho una mia particolare idea di musica intramontabile, considero eterni certi pezzi privi di fama e di fortuna. Sono eterni per me, non in assoluto.
Nel mio vagare fra canzoni dimenticate, incontro spesso Dietro la porta di Cristiano De Andrè. Una canzone fuori tempo, un sottofondo musicale che mi accompagna sovente, anche quando presento i miei libri.
In questi giorni veloci, frenetici, furiosi, ritrovare impronte inalterate su cui ritornare e spazi già riempiti sempre pronti ad accoglierci, ha un che di confortante. E dietro la porta di Cristiano c’è quel mondo fitto che ci rassicura: pensieri importanti parcheggiati in un angolo, la polvere dei ritorni, l’ombra dell’anima attenta. E poi le notti imperdibili, il consumarsi di mani, gli occhi segretamente nascosti.
Dietro la porta di Cristiano c’è quello che sta dentro le nostre ore: un tappeto di stelle, un leggero passo di vento.
La vita a volte sorprende prendendoti per il bavero per far parte di pensieri importanti parcheggiati in un angolo. Sembri solo un “mezzo” che il tempo cancella dopo l’uso, poi t’accorgi che quel bavero è ancora sgualcito e dietro due occhi sornioni “segretamente nascosti”, che
non se ne sono mai andati, fanno parte di te.
L’hai cantata così tante volte caro Franco che ormai l’hai fatta tua, te ne sei impossessato, la sai interpretare in ogni singolo passaggio. Grazie.
anche io ho quella canzone in un cantuccio anacronistico del cuore
E la tieni al caldo in quel cantuccio perché ogni tanto ti fa bene tirarla fuori e riascoltarla?
Buonasera Stefania e a voi tutti. Questo mio primo commento ho scelto di condividerlo attraverso note e voce di un Cristiano superbo il quale, soprattutto in questo brano, elargisce sia un’attesa speranzosa e sia quella passione per le idilliache sorprese che lo/ci aspettano dietro quella sua/nostra porta…novità come nettare e colori del senso della vita.
Buonasera a te Stefano e benvenuto fra le mie righe. Dietro la porta ci sono speranze e idilliache sorprese, ma anche sbagli, certezze, futuro. Grazie!