Ogni tanto ci riprovo: compro un romanzo americano e mi approccio alla lettura cercando di lasciare da parte i pregiudizi e i precedenti dissuadenti accumulati negli anni. Non che voglia criticare Franzen o DeLillo (non sia mai!), dico solo che la prosa statunitense contemporanea mi lascia abbastanza indifferente. Però, da testarda quale sono, non abbandono la speranza di trovare un libro yankee che mi faccia cambiare idea, un filone da seguire o un autore da amare.
Quando ho incrociato Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron ero quasi certa di aver trovato il romanzo della svolta. Un titolo promettente, invitante, azzeccato, che fa pensare ad una trama densa, ricca di risvolti introspettivi e di saggi consigli. Insomma, buona la mia predisposizione, decisamente alte le mie aspettative.
E invece.
Invece non ho trovato un romanzo, ma una specie di sceneggiatura, una trama scritta con tutti i crismi del linguaggio cinematografico come se l’obiettivo dell’autore fosse, fin dall’inizio, di ricavarne un film. E poi perché James, il diciottenne protagonista che vive il dissidio interiore dell’asocialità e il dubbio inconscio dell’omosessualità, non ha niente di nuovo, di originale, di seducente. Almeno per me.
Mettiamola così: questo libro ha la temperatura fredda della pioggia d’inverno, il tono neutro del beige, il suono monocorde di una canzone un po’ stanca.
Non posso dire che mi sia piaciuto tanto, ma magari guardo il film e mi piace di più.
Spesso mi sembra di inseguire un pensiero, ma di non riuscire a trovare una lingua per dargli forma e il pensiero rimane solo una sensazione. A volte è come se pensassi in svedese senza sapere lo svedese.
L’ha ribloggato su alessandrapeluso.
nooo, la prosa americana contemporanea è grandissima! è Cameron che è dieci misure sotto. Riprova, dai riprova con gli altri…
Cosa mi consigli?
Io consiglio:
Stephen Graham, “Osaka”
Joe R. Lansdale, “Rumble tumble”
Joyce Carol Oates, “Uccellino del paradiso”
George Pelecanos, “Il giardiniere notturno”
Joseph Wambaugh, “Hollywood Crows”
Don Winslow, “Il potere del cane”
Grazie Wwayne per l’ampia gamma di suggerimenti. Lascio passare qualche mese, poi ne scelgo uno e ci riprovo.
Grazie a te per la risposta! : )
Ti saprò dire. Grazie e a presto.