Le anime sensibili non hanno vita facile. Si chiudono nella delicata emotività dei loro sentimenti, vivono di intuizioni, avvertono presagi. Chi ha la fortuna di avere un talento cerca protezione nella creatività, magari danzando su un palcoscenico, suonando note su spartiti, riempiendo tele di colori.
Mirco, l’amico poeta che scrive di fiori, di vento, di guerra e di fede, usa le parole per salvarsi, compone versi per sopravvivere. Ogni tanto Mirco ritorna e posa i suoi pensieri sulle mie righeorizzontali. Pochi giorni fa, dopo aver letto le mie riflessioni sulla parola emozione, mi ha inviato le sue:
Emozione.
Ci vorrebbe una vita intera per definirla talmente è impetuosa questa parola.
Ci si trova di tutto in questo vocabolo, tristezza, gioia, incanto.
Senza emozione non saremmo esseri viventi, privi di essa saremmo particelle senza
meta, fusti vuoti senza futuro, non avremmo memoria.
Saremmo fantasmi viventi, esseri incogniti nell’emisfero.
Questo è Mirco, il poeta che ritorna.
Queste le sue rime.
Tutte le voci della sua poesia.
A volte l’emozione è così profonda da sembrare un onda.
A volte l’emozione è così intensa da cogliere la vita.
…esseri incogniti nell’emisfero… bravo Mirco :)!