Amica, non morire.
Ascolta queste parole che mi escono brucianti,
e che nessuno direbbe se non lo facessi io.
Si vergognava Pablo Neruda di aver scritto versi erotici in una forma per lui embrionale e piena di debolezze. Era così imbarazzato dalle sue poesie giovanili, acerbe e sperimentali, da attendere molti anni prima di trovare il coraggio di pubblicarle. Scritte nel 1923, quando Neruda aveva solo diciannove anni, vennero date alle stampe dieci anni dopo.
Le ho lette, rilette, recitate ad alta voce e mi sono chiesta cosa mai avesse da vergognarsi Neruda. Sono versi palpitanti, bramosi, incoscienti. Frasi sgorgate nell’ardore di un amore sconsiderato. Parole penetranti inondate di fuoco e luce.
Una poetica seducente e vorticosa, da dedicare a chi si ama, in una notte buia.
Amica, non morire.
Io sono colui che ti aspetta nella notte stellata.
Colui che sotto il sole insanguinato del tramonto
ti aspetta.
Credo comunque che per Neruda, come per tutti noi, rendere pubblico il tumulto di una nuova inaspettata, “naturale” e sincera passione sarebbe un imbarazzo (bello) a qualunque età. Diciannove anni o sessanta, se ti succede e ti scaturiscono bei versi pieni di sincero e pulito erotismo, un attimo dopo averli scritti ti prende il pentimento di aver osato troppo e ne nascondi il “rossore”. Anche se il destinatario li li avesse letti un pudore autocensorio li rinnegherebbe…. forse.
E’ vero Franco, hai descritto benissimo il delicato meccanismo psicologico che sottende alla passione e al suo dichiararsi.
e comunque, neruda era già neruda…
Assolutamente si…
Carissima Stefania
il tuo blog è linfa vitale per gli appassionati della vera cultura e sport.
Sei una donna molto attenta e sensibile.
Ti voglio dire una cosa…
Nel 1994 il giorno seguente alla scomparsa dell’indimenticabile Massimo Troisi .
Ero a Roma per una premiazione, il Direttore del GR2 Augusto Giordano
(Scomparso anche lui alcuni anni fa)
Esordì ricordando Troisi che aveva appena terminato di registrare il film IL POSTINO.
Quindi…cara Stefania tu hai il pregio di rinnovare emozioni, continua con il tuo blog
a regalarci sensazioni stupende!
Ciao un abbraccio
Mirco
Che bel ricordo e che bel film che hai citato. Troisi per me incarna la malinconia. Grazie Mirco, ricambio l’abbraccio e continua a seguirmi!