Ha vent’anni anni ed un viso pulito. Il torace stretto, gli occhi neri, la pelle color del legno. Si chiama Salvo e il suo sogno è aiutare chi soffre. E’ iscritto alla facoltà di Medicina di Cagliari perché da grande vuole fare il medico.
Quando era bambino percorreva la costa dell’oristanese insieme al padre, un ometto robusto e di poche parole, di mestiere pastore. Insieme offrivano forme di pecorino ai bagnanti, quei pochi forestieri che animavano le spiagge del Sinis. Gli trotterellava dietro sfoderando un sorriso furbetto e sdentato, capace di intenerire chiunque.
Ora Salvo per le spiagge ci gira da solo, lo si vede spesso a Sa mesa longa offrire formaggio sottovuoto a prezzi convenienti. Colpisce il suo essere silenzioso e discreto, la mancanza di insistenza, la dedizione con cui si dà da fare per aiutare il bilancio famigliare. Dignità e rispetto.
Mi dice che quando sarà medico avrà raggiunto tutti gli scopi della sua vita: potrà fare del bene al prossimo e la sua famiglia non sarà più costretta a vivere di pastorizia. Mi dice che la sua terra, che ama visceralmente, è di agricoltura che campa, ma lui vorrebbe qualcosa in più, anche per la sua gente.
Mi dice che ci vorrebbe provare a cambiare le cose.
Gli auguro di farcela. Glielo auguro col cuore, quello grande e accogliente del Sinis.
Bella figura, da osservare e misurare con discrezione per non sciuparne la delicatezza e i buoni propositi così bisognosi di tanta fortuna. Grazie Stefania per essere il mio avamposto sulla varia umanità che solo occhi attenti vedono.
…e anime sensibili colgono.
Bellissima microstoria e splendida foto. Complimenti!
Grazie!
Ciao STEFI, penso di avere incrociato Salvo il primo giorno dopo il nostro arrivo. Si é affacciato alla nostra porta che si apre sulla spiaggia di Sa Rocca Tunda. Con suo giovane viso e il suo fare discreto ha offerto formaggio e carne. Se lo incontro di nuovo chiederó il suo nome….
Può darsi che sia lui, in effetti Sa Rocca Tunda è a due passi da Sa Mesa Longa.
Maimoni, Mari Ermi, Is Arutas, Tharros, S’Archittu e una birra a San Salvatore. E’ bello sapere che siete lì, buon proseguimento di vacanza.
è un ritratto che coincide con quello che penso dei sardi in generale.
luciano
Grazie Stefi, grazie per i tuoi racconti, cronostorie, microstorie che condividi con noi.. Saluti dalla penisola del Sinis .
Hai ragione Luciano, i sardi sono così: forti, fieri, laboriosi e generosi.