La sconosciuta

E se non fosse una donna la sconosciuta di Ivano Fossati? Francamente sono convinta che lo sia, ma lo stato d’animo di oggi mi fa immaginare che questa sconosciuta sia qualcosa di diverso: forse un sentimento, una sensazione o un periodo della vita.

Posso aspettare, è solo un attimo.

Posso aspettare, è solo un secolo.

Quando i cambiamenti attraggono e al contempo spaventano, ci convinciamo di poter aspettare, ce lo ripetiamo nella mente come un mantra: la pazienza è la virtù dei forti. Poco importa che un attimo ci sembri un secolo o che un lungo frammento della nostra vita all’improvviso si riduca ad un istante. Aspettiamo qualcosa o qualcuno per un tempo indefinito e quando finalmente ce lo ritroviamo davanti, ci sembra che sia troppo presto o già tardi o che, addirittura, il tempo non sia mai passato.

Serve coraggio a ricominciare

e a non sbagliare, ancora

E’ vero, affrontare l’ignoto richiede una buona dose di coraggio, ma spesso ne serve di più per sfidare qualcosa che già si conosce e che ci spaventa più del buio. Labile è il confine fra coscienza ed incoscienza, effimero il divario fra ciò che vorremmo essere e ciò che siamo.

Io ti vedrò, lontanissima

E un altro nome ti darò

Proviamo ad ingannarci tenendo le situazioni lontane e cambiandone il nome, convinti di poterle controllare meglio. Ingenua illusione. Non è così che funziona la vita, ciò che è in noi non è negabile, non è allontanabile, è essenziale.

E tu

come una sconosciuta

ritorni

E se la sconosciuta fosse la paura?

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